3 ARTICOLO
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Oggi ti parlerò di un aspetto che spesso ci intrappola quando vogliamo davvero superare la fine di
una storia: l’attaccamento e la dipendenza emotiva. In questo articolo ti spiegherò come mai,
anche se il legame è ufficialmente concluso, può sembrarci impossibile voltare pagina. Vado a
svelarti i principali errori che commettiamo in questa fase e offrirti alcune strategie pratiche per
sviluppare un attaccamento più sicuro, grazie anche all’aiuto di un percorso terapeutico.
Succede spesso che…
È sempre la stessa storia: la relazione è finita, eppure sembra che nella tua testa il partner sia
ancora lì. Ieri, durante una consulenza, una persona mi ha chiesto: “Come posso parlare di ‘distacco
graduale’, se lui non c’è più nella mia vita? Eppure non riesco a smettere di pensarci”. È un
problema molto comune: anche se la relazione è interrotta sul piano concreto, a livello emotivo
si rimane “incastrati”, in una sorta di dipendenza che non ci fa sentire liberi di andare avanti.
Il punto è che…
Quando ti trovi in uno stato di dipendenza emotiva, commetti spesso l’errore di identificare ogni
tuo bisogno emotivo con la presenza dell’altro. Questo significa che, anche se non esiste più un
rapporto effettivo, nella tua mente continui a proiettare l’idea che “solo con lui/lei potrei stare
bene”.
Ecco perché la conseguenza più tipica è il senso di vuoto e inadeguatezza che provi ogni volta che
pensi a una vita senza quella persona. Continui a rimuginare su ciò che è stato o che avrebbe potuto
essere, invece di focalizzarti su come recuperare la tua sicurezza emotiva.
Cosa si dovrebbe fare invece
Ciò che funziona molto bene in queste circostanze è lavorare su un attaccamento più sicuro, che
non dipenda esclusivamente dall’altro. Nel mio approccio terapeutico (orientamento sistemico-
relazionale), suggerisco di:
1. Riconoscere che anche se la relazione non esiste più, l’impatto emotivo continua. È su
quello che dobbiamo lavorare.
2. Sviluppare la capacità di sostenerti: imparare a individuare risorse e spazi che ti
appartengono, al di fuori del legame di coppia.
3. Concederti un “distacco graduale interiore”: non puoi più essere a contatto con l’ex
partner fisicamente, ma puoi ridurre gradualmente l’energia emotiva che gli dedichi
(pensieri ricorrenti, ricordi idealizzati, speranze irrealistiche).
Purtroppo, anche chi comprende che è importante coltivare la propria autonomia può cadere
nell’errore di cercare di “rimuovere” in modo forzato il ricordo dell’altro. Questo non fa che
peggiorare la situazione, perché più sforzi di non pensare a qualcosa, più quel pensiero finisce per
ingrandirsi nella tua mente.
Mi spiego meglio
Se ci pensi, è come provare a non pensare a un elefante rosa: più ti imponi di non visualizzarlo,
più l’elefante rosa diventa protagonista dei tuoi pensieri. Lo stesso vale per l’ex partner: se cerchi di
cancellarlo in modo drastico, ti sembra ancora più presente.
È quanto affermava anche John Bowlby, il padre della teoria dell’attaccamento: ognuno di noi ha
bisogno di una “base sicura” da cui partire per esplorare il mondo. Se questa base ti sembra essere
solo l’altra persona, continuerai a cercarla anche quando non c’è più. In un percorso terapeutico,
puoi invece costruire o ristrutturare un senso di attaccamento sicuro, sviluppando fiducia nelle
tue risorse, nella tua capacità di stare in piedi con le tue forze.
In sintesi
Per lasciare davvero andare una relazione che si è conclusa e ricostruire un equilibrio
interiore, ricorda di evitare di:
Pensare di dover “cancellare” completamente l’altro in un solo colpo.
Identificare ogni tuo bisogno emotivo con la presenza del partner.
Cerca invece di:
1. Riconoscere il ruolo dei ricordi: accettali, ma lascia che restino al loro posto, nel passato.
2. Ricreare una “base sicura”: attraverso la terapia, nuove relazioni significative, passioni
personali.
3. Regolare gradualmente l’impatto emotivo: non sarà il tempo a guarire la ferita, ma il
modo in cui ti prendi cura di te nei tempi giusti.
4. Sperimentare nuove abitudini: piccoli passi che ti ricordano quotidianamente che esisti
anche al di fuori della coppia.
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Fammi sapere cosa ne pensi e come va l’applicazione di questi consigli. La tua opinione è
davvero importante per me. Se senti di aver bisogno di un sostegno più specifico per superare
questa fase delicata, contattami: insieme possiamo lavorare per sviluppare un attaccamento più
sicuro e lasciare davvero spazio a una nuova serenità nella tua vita.