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Oggi voglio parlarti di un tema delicato ma molto comune: il blocco nell’elaborazione
emotiva.
Immagina di dover affrontare la fine di una relazione: non è così diverso da un vero e
proprio “lutto affettivo”. Se non riusciamo a vivere tutte le fasi di questo lutto – dalla
negazione alla rabbia, dalla contrattazione fino alla tristezza e all’accettazione – rischiamo
di rimanere imprigionati in uno stato emotivo doloroso, bloccati nel passato e incapaci di
voltare pagina. Spesso, la mente cerca di proteggerci: magari ci aggrappiamo a una sottile
speranza che tutto possa tornare come prima o, al contrario, neghiamo l’importanza dei
nostri sentimenti. Il risultato, però, è che restiamo in un limbo emotivo che logora pian
piano la nostra autostima e impedisce di costruire il futuro che desideriamo. A volte,
riconoscere questo blocco è il primo passo per superarlo e riscoprire l’energia vitale che
credevamo di aver perso.
Il vero problema è che, in situazioni come queste, molte persone non riescono a superare
pienamente la fine della relazione, né con il cuore né con la mente. Restano intrappolate
nella tristezza e faticano a ritrovare se stesse, senza rendersi conto di un errore
fondamentale che stanno commettendo:
Idealizzare il passato: ricordano solo i momenti belli della relazione,
Minimizzare i problemi: negano o sminuiscono le difficoltà che in realtà erano
presenti,
Ostacolare l’accettazione: così facendo, diventa ancora più difficile accettare che la
storia sia davvero finita.
Ecco perché molte persone finiscono per rimanere intrappolate in un circolo vizioso: più
idealizzano la relazione passata e minimizzano le difficoltà che hanno portato alla rottura,
più faticano a guardare al futuro. La conseguenza tipica è un senso di vuoto e di
confusione, che le porta a rimuginare costantemente su ciò che è stato, senza riuscire a
recuperare le energie emotive necessarie per ricominciare.
Quello che dovrebbero fare, invece, e che ho spesso consigliato a chi si trova in questa
situazione, è provare a osservare la relazione conclusa in modo più oggettivo e gentile
verso se stessi. Significa riconoscere lucidamente sia i momenti belli sia i reali motivi che
hanno reso inevitabile la separazione. Purtroppo, la maggior parte delle persone, anche
comprendendo che questo passaggio è fondamentale, tende a non metterlo in pratica fino
in fondo. E più si indugia nell’idealizzazione, più diventa difficile staccarsi realmente dal
passato.
Mi spiego meglio con un esempio pratico: immagina di cercare di voltare pagina tenendo
sempre una fotografia idealizzata del tuo ex o della tua ex sul comodino. Ogni volta che la
guardi, torni con la mente ai ricordi più dolci, dimenticando come in realtà le cose non
funzionassero più. È un po’ come cercare di riparare una sedia a cui manca una gamba
continuando a sedertici sopra, sperando che regga. Prima o poi finirai per cadere.
È quanto afferma anche Elisabeth Kübler-Ross, famosa per i suoi studi sulle fasi del lutto:
non possiamo saltare i momenti di dolore e di rabbia, perché ognuna di queste fasi svolge
una funzione fondamentale nel raggiungere l’accettazione. Cercare di aggirarle significa
rischiare di rimanere bloccati in un ciclo infinito di negazione o rimpianto.
In sintesi, se vuoi uscire da questo blocco emotivo e ritrovare la tua serenità, ricorda di
evitare di idealizzare il tuo passato e di seguire con costanza questi passi fondamentali:
1. Accettazione consapevole: riconosci e ammetti che la relazione è davvero finita,
senza negare la sofferenza.
2. Analisi equilibrata: concediti di ricordare i momenti belli, ma allo stesso tempo sii
onesto con te stesso sui motivi di incompatibilità o sui problemi che c’erano.
3. Rielaborazione del dolore: permetti a te stesso di provare rabbia, tristezza e tutte le
emozioni collegate, consapevole che fanno parte di un processo di guarigione.
4. Attenzione al presente: sposta gradualmente il focus su nuovi progetti, passioni o
relazioni, dando valore alla tua crescita personale.
Fammi sapere cosa ne pensi e come va l’applicazione di questi suggerimenti; la tua
opinione è davvero importante per me. Raccontami pure le tue esperienze e i dubbi che
possono emergere: sarò felice di darti il mio supporto!