2 ARTICOLO
2 ARTICOLO
Ruminazione mentale: il circolo vizioso dei “se” e dei “ma”
Il cuore della ruminazione mentale risiede in quei pensieri che ripeti in continuazione: “Se solo
avessi detto o fatto…”, “Ma se le cose fossero andate diversamente…”. Queste frasi
apparentemente innocue si trasformano in pensieri ossessiviche bloccano la tua energia e la tua
capacità di vivere nel presente.
Il risultato? Un loop senza fine, dove il passato sembra un film che non smette mai di andare in
replay, rendendoti incapace di concentrarti su ciò che stai vivendo ora o di progettare una nuova
prospettiva.
Succede spesso… ed è sempre la stessa storia
Qualche giorno fa ho incontrato Andrea, un uomo che, a distanza di mesi dalla fine della sua
relazione, continuava a sentirsi bloccato in un vortice di ricordi e rimpianti. Durante la seduta, mi ha
confidato:
“Sento la sua presenza ovunque, non faccio altro che pensare a quello che avrei potuto fare
diversamente.”
Andrea è rimasto intrappolato nella convinzione che, se avesse agito in modo diverso, tutto si
sarebbe risolto. Il problemaè che questo tipo di pensiero toglie spazio a nuove opportunità di
crescita e mantiene vivo il dolore per qualcosa che, di fatto, non esiste più.
L’errore di cui spesso non ci rendiamo conto
Quando ci troviamo in questa condizione di ruminazione continua, commettiamo un errore molto
diffuso: cerchiamo di riparare il passato con il rimpianto, come se punendoci a sufficienza
potessimo modificare ciò che è già successo. La conseguenza? Restiamo ingabbiati in una
sofferenza sterile, senza riuscire a voltare pagina.
Quello che invece funziona davvero
Ciò che dovremmo fare (e che ho suggerito anche ad Andrea) è imparare a dare un significato
diverso a quello che è accaduto. Questo non vuol dire negare il dolore, ma:
1. Riconoscere il valore dell’esperienza trascorsa, anche se dolorosa.
2. Accettare che i “se” e i “ma” non cambieranno il passato, ma possono avvelenare il tuo
presente.
3. Canalizzare le energie verso la costruzione di un nuovo equilibrio emotivo e relazionale.
Sfortunatamente, anche chi comprende l’importanza di lasciar andare il passato spesso fa fatica
a mettere in praticaqueste strategie con costanza; così si ritrova ancora di più impantanato in
questo dolore emotivo.
Mi spiego meglio: una metafora utile
Immagina di avere uno zaino carico di sassi sulle spalle. Più rimugini su ciò che è stato, più
aggiungi peso nello zaino, rendendo il tuo cammino sempre più difficile. Non riuscirai mai a
raggiungere la meta se non decidi di togliere quel peso.
Come diceva Virginia Satir, una delle più grandi esponenti della terapia sistemico-relazionale:
“Per poter cambiare, dobbiamo avere il coraggio di far cadere ciò che ci appesantisce.”
In sintesi: come iniziare a voltare pagina
Per superare la fine di un amore e approdare a un nuovo benessere emotivo, ricorda di evitare
di rimanere bloccato nel rimuginio e di seguire alcuni passi fondamentali:
1. Prendi consapevolezza: Riconosci la presenza di questi pensieri ossessivi e ammetti a te
stesso che non ti stanno aiutando.
2. Scegli di interrompere il loop: Ogni volta che i “se” e i “ma” riaffiorano, fermati e chiediti:
“Serve a qualcosa continuare a pensarci ora?”
3. Crea nuovi spazi emotivi: Dedica tempo a passioni, attività o persone che possano darti
energia positiva e nuovi punti di vista.
4. Definisci obiettivi concreti: Focalizzati su piccoli traguardi giornalieri, che ti permettano di
ritrovare fiducia in te stesso e di alimentare un futuro diverso.
Fammi sapere cosa ne pensi
Ti invito a provare questi suggerimenti e a raccontarmi come sta andando. La tua opinione è
davvero importante per me: condividendo la tua esperienza, possiamo trovare insieme la strada
più adatta a te. E se senti che, da solo, fai fatica a spezzare il circolo vizioso, contattami: in un
percorso di psicoterapia sistemico-relazionale possiamo lavorare insieme per liberarti dal peso del
passato e riconquistare la serenità che meriti.