2 ARTICOLO

July 09, 20253 min read

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Ruminazione mentale: il circolo vizioso dei “se” e dei “ma”

Il cuore della ruminazione mentale risiede in quei pensieri che ripeti in continuazione: “Se solo

avessi detto o fatto…”, “Ma se le cose fossero andate diversamente…”. Queste frasi

apparentemente innocue si trasformano in pensieri ossessiviche bloccano la tua energia e la tua

capacità di vivere nel presente.

Il risultato? Un loop senza fine, dove il passato sembra un film che non smette mai di andare in

replay, rendendoti incapace di concentrarti su ciò che stai vivendo ora o di progettare una nuova

prospettiva.

Succede spesso… ed è sempre la stessa storia

Qualche giorno fa ho incontrato Andrea, un uomo che, a distanza di mesi dalla fine della sua

relazione, continuava a sentirsi bloccato in un vortice di ricordi e rimpianti. Durante la seduta, mi ha

confidato:

“Sento la sua presenza ovunque, non faccio altro che pensare a quello che avrei potuto fare

diversamente.”

Andrea è rimasto intrappolato nella convinzione che, se avesse agito in modo diverso, tutto si

sarebbe risolto. Il problemaè che questo tipo di pensiero toglie spazio a nuove opportunità di

crescita e mantiene vivo il dolore per qualcosa che, di fatto, non esiste più.

L’errore di cui spesso non ci rendiamo conto

Quando ci troviamo in questa condizione di ruminazione continua, commettiamo un errore molto

diffuso: cerchiamo di riparare il passato con il rimpianto, come se punendoci a sufficienza

potessimo modificare ciò che è già successo. La conseguenza? Restiamo ingabbiati in una

sofferenza sterile, senza riuscire a voltare pagina.

Quello che invece funziona davvero

Ciò che dovremmo fare (e che ho suggerito anche ad Andrea) è imparare a dare un significato

diverso a quello che è accaduto. Questo non vuol dire negare il dolore, ma:

1. Riconoscere il valore dell’esperienza trascorsa, anche se dolorosa.

2. Accettare che i “se” e i “ma” non cambieranno il passato, ma possono avvelenare il tuo

presente.

3. Canalizzare le energie verso la costruzione di un nuovo equilibrio emotivo e relazionale.

Sfortunatamente, anche chi comprende l’importanza di lasciar andare il passato spesso fa fatica

a mettere in praticaqueste strategie con costanza; così si ritrova ancora di più impantanato in

questo dolore emotivo.

Mi spiego meglio: una metafora utile

Immagina di avere uno zaino carico di sassi sulle spalle. Più rimugini su ciò che è stato, più

aggiungi peso nello zaino, rendendo il tuo cammino sempre più difficile. Non riuscirai mai a

raggiungere la meta se non decidi di togliere quel peso.

Come diceva Virginia Satir, una delle più grandi esponenti della terapia sistemico-relazionale:

“Per poter cambiare, dobbiamo avere il coraggio di far cadere ciò che ci appesantisce.”

In sintesi: come iniziare a voltare pagina

Per superare la fine di un amore e approdare a un nuovo benessere emotivo, ricorda di evitare

di rimanere bloccato nel rimuginio e di seguire alcuni passi fondamentali:

1. Prendi consapevolezza: Riconosci la presenza di questi pensieri ossessivi e ammetti a te

stesso che non ti stanno aiutando.

2. Scegli di interrompere il loop: Ogni volta che i “se” e i “ma” riaffiorano, fermati e chiediti:

“Serve a qualcosa continuare a pensarci ora?”

3. Crea nuovi spazi emotivi: Dedica tempo a passioni, attività o persone che possano darti

energia positiva e nuovi punti di vista.

4. Definisci obiettivi concreti: Focalizzati su piccoli traguardi giornalieri, che ti permettano di

ritrovare fiducia in te stesso e di alimentare un futuro diverso.

Fammi sapere cosa ne pensi

Ti invito a provare questi suggerimenti e a raccontarmi come sta andando. La tua opinione è

davvero importante per me: condividendo la tua esperienza, possiamo trovare insieme la strada

più adatta a te. E se senti che, da solo, fai fatica a spezzare il circolo vizioso, contattami: in un

percorso di psicoterapia sistemico-relazionale possiamo lavorare insieme per liberarti dal peso del

passato e riconquistare la serenità che meriti.

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